La poesia è parte integrante dell’arte e senza di essa in che modo l’animo umano sarebbe in grado di spingersi verso l’esaltazione? Di raggiungere gli strati ancestrali più alti?. La presila catanzarese ha reso possibile un tale esercizio grazie alla suggestiva e attraente risonanza di alcune aree che madre natura le ha concesso nei secoli. Figlio di versi poetici dalle rappresentazioni miste, dal tono confidenziale e dalla freddezza di alcune scene, Antonio Parise è parte integrante di un tale sistema culturale. Nasce a Petronà il 4 novembre del 1905. Uomo di cultura, il Parise viene ricordato per via delle sue poesie che quasi si accingono a ricordare lo stile e il linguaggio usato da Ludovico Ariosto nelle sue Satire (scritte nel Cinquecento) dedicate ad amici o membri della sua famiglia

Pare che alcune delle sue poesie descrivessero la personalità brigantesca delle bande del luogo. La morfologia delle catene montuose silane e la capacità dei suoi boschi di creare fitti e rigogliosi agglomerati di querceti e faggeti, mentre nelle zone con altitudine maggiore dominano distese di abeti bianchi, rendono la vita dei briganti meno impegnativa usufruendo di immensi spazi per nascondersi. Nel catanzarese le formazioni di gruppi di briganti non sono numerose, né tanto meno costituite da un numero elevato di malviventi.

Antonio Parise muore il 23 ottobre del 1975 lasciando dietro di sé un’eredità poetica mai più ripresa. Nel Comune di Petronà, in segno di riconoscenza, le viene intitolata una via.

Sulla sua lapide un epitaffio cita: «Uguaglianza onestà giustizia amai e fui poeta per somma elezione, incitai al bene e alla beltà cantai; mentre ero intento a quest’alta missione morte mi uccise e mi levò la cetra. Ora un misero scheltro e senza chiome son, fra questo cemento fatto pietra, sol rimasto e di me la foto e il nome. Antonio Parise.»

Omaggio al poeta petronese.

Lapide del poeta Antonio Parise, ubicato nel cimitero comunale di Petronà.
Via intitolata ad Antonio Parise nel Comune Petronà nei pressi dell’ex asilo.
Antonio Parise

Foto: Pietro Marchio

Pietro Marchio