Innumerevoli lacrime hanno reso i tuoi occhi il più bello dei mari, ed io che ne fui tempesta non voglio navigarlo; lascerò la spuma e gli altri sentimenti sugli zigomi alti, viaggerò verso lidi lontani dove il tuo sguardo non potrà trovarmi, sospinto da vento del senso di colpa. Francesco Leggi tutto…
I mostri, si sa, nascono dal Tartaro, l’Abisso delle profonditàgreche. In tanti lo cercano, si affannano a scavare e ad esplorare.Un profeta ci ha rivelato che l’Abisso è in realtà in ognuno di noi,e che l’unico modo per esplorarlo è guardarci dentro. Maattenzione: si potrebbe scoprire che i mostri siamo Leggi tutto…
«Sai qual è la punizione che gli dèi riservano a coloro che vivono di rimpianti? Una vita lunga e una memoria di ferro.» Francesco Moro – Il Portatore di Memorie
Ognuno sente a modo suo le bellezze del mondo. Chi troppo e chitroppo poco. Entrambi sono figli della Vita. Si attende che dallaloro unione nasca un discendente più equilibrato.(parlano Apatèo e Patèma) APATEO Che bellezza!PATEMA Di cosa parli?APATEO Di questo!PATEMA Non vedo nulla.APATEO Perché non c’è nulla.PATEMA E allora come Leggi tutto…
Che siamo tutti discepoli di qualche maestro, questo lo sappiamo.Ciò che in pochi sanno è che i maestri sono soltanto discepoli conqualche incertezza in meno. (parlano Agnosto e Discipulo) AGNOSTO Senti che bella questa parola: sinestesia.DISCIPULO Non la conosco. Cosa significa?AGNOSTO È una figura retorica. Consiste nell’associare inun’unica immagine due Leggi tutto…
Abita il silenzio solo chi ha imparato ad ascoltarsi e non ha timore di ciò che ha trovato – tutto o nulla che sia. Francesco Moro – Il Portatore di Memoria
Perché la tragedia vince sulla commedia? Perché la commedia ci fa ridere insieme, mentre la tragedia non ci fa piangere da soli. Francesco Moro – Il Portatore di Memoria
Quel pomeriggio, sdraiati sul prato, le nostre prime risate riempirono gli spazi che i nostri corpi abbracciati non potevano colmare, e ci fu un momento in cui ogni felicità sembrò trovare esattamente il suo posto: le mie mani e i miei desideri erano tutti intrecciati con i suoi capelli. Francesco Leggi tutto…
Così scriveva all’eterno amico: <<Sempre vivo è in me il desiderio di grandezza, di diventare migliore, un simbolo per la gente. Ma ultimamente sono giunto ad una nuova, più profonda e vitale consapevolezza: il desiderio. no, la necessità di tornare a sentirmi piccolo, poiché significherebbe essere circondato ancora da grandi Leggi tutto…
Non un dio né una teoria scientifica ci hanno messo al centro dell’universo. L’unico vero antropocentrismo è la capacità dell’uomo di percepire la bellezza. Francesco Moro – Il Portatore di Memoria